X -A SEXY HORROR STORY

Ti West
Stati Uniti d'America
Il film è ambientato nel 1979 e racconta la storia di una troupe cinematografica, formata da giovani e ambiziosi registi, decisa a girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas. Vengono ospitati da una coppia di anziani, Howard e sua moglie Pearl (Stephen Ure e Mia Goth), proprietari di un'isolata fattoria.
Il produttore Wayne è convinto che il film li porterà al successo, ma il loro progetto si trasformerà in un incubo, quando i due anziani scopriranno che genere di film stanno realizzando. È così che la troupe si ritroverà a lottare nella notte per la propria sopravvivenza…
con Mia Goth, Jenna Ortega, Brittany Snow, Kid Cudi, Martin Henderson
8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì
Versione originale con sottotitoli in italiano
Lo spirito degli anni '70 è ben catturato e il viaggio in furgoncino della troupe di uno spensierato film porno, oltre a richiamare un analogo viaggio avvenuto nel classico Non aprite quella porta di Tobe Hooper (non a caso pure quello ambientato in Texas), è un viaggio nel cuore profondo e malato dell'America più retriva, con frequenti riferimenti televisivi ai predicatori religiosi. Ma non solo. Il confronto tra i giovani attori e cineasti e la decrepita coppia di farmers è anche il confronto tra giovinezza e vecchiaia senza speranza, dove gli anziani, in particolare l'anziana, esprimono un disperato e distruttivo desiderio di giovinezza.
Lo scontro è quindi non solo generazionale, ma anche, per così dire, filosofico. Pearl, la moglie del fattore, non si capacita d'essere diventata vecchia e vuole ancora godere delle passioni e del sesso, che, di nascosto, vede praticare con disinvoltura dagli attori del porno.
La coppia formata da Howard e Pearl è ben tratteggiata e rimanda ad altre coppie di horror significativi. La ricerca disperata della propria gioventù e della soddisfazione sessuale che l'accompagnava richiama infatti la coppia interpretata dal grande Boris Karloff e dalla brava Catherine Lacey in Il killer di Satana dell'indimenticato Michael Reeves, mentre la devozione del marito per la moglie chiaramente disturbata mentalmente richiama i coniugi di un altro horror epocale, Nero criminale di Pete Walker. West ben conosce questi precedenti e sa come affrontare una tematica così morbosa e inquietante. Lo fa anche con alcune raffinatezze di regia che non passano inosservate, come il frequente uso delle sequenze alternate per rimarcare analogie e contrapposizioni: su tutte, le sequenze con lo strano primo incontro tra Pearl e Maxine in alternanza con le scene del film porno.
Recensione di Rudy Salvagnini