Velluto blu

In una quieta cittadina della California un giovane trova un orecchio umano in un prato e lo porta alla polizia. Insieme a Sandy, comincia a investigare e presto i due scoprono che devono cercare nella vita di Dorothy Vallens.
Velluto blu
Data:
27/03/2023
Orario:
21:00
Rassegna:
Il cinema ritrovato
Regia:

David Lynch

Anno:
1986
Origine:

USA

Durata:
120'

L’apertura del nuovo cinema di Lynch. Comincia così, dentro a un orecchio abbandonato per strada, l’avventura più personale del cineasta. La provincia statunitense, come congelata agli anni Cinquanta, contiene indicibili perversioni e altrettante innocenze. I due mondi si guardano e non chiudono mai gli occhi davanti all’orrore. Persino Isabella Rossellini viene travolta dal mostruoso. Velluto blu è un saggio sugli Usa in forma di incubo senza logica. Il capolavoro di Lynch!

Cast e Credits

con Isabella Rossellini, Kyle MacLachlan, Dennis Hopper, Laura Dern, Hope Lange, Dean Stockwell

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori)

Informazioni aggiuntive

Versione originale con sottotitoli in italiano

Critica

Alice della situazione - tutto il cinema di Lynch è attraversato dalla visione di Lewis Carroll, così come da Il mago di Oz - è un giovane curioso, che vince la noia dilettandosi in indagini su casi più grandi di lui.

Anziché scoprire il Paese delle meraviglie, troverà l'orrore e finirà per scottarsi metaforicamente le dita, ma anche per arrivare laddove nessuno aveva il coraggio o l'interesse di recarsi. Per David Lynch Velluto blu è il film della svolta, quello che muta in maniera irreversibile la sua carriera e trasforma le intuizioni da incubo di Eraserhead in una forma compiuta, rivestita da un'apparenza tranquillizzante e seducente. Dopo l'acclamazIone di The Elephant Man e le perplessità derivate dal flop di Dune, Lynch impara la lezione n.1.
La sua arte, l'intuizione che lui è capace di trasporre dallo stato onirico a quello creativo, è irriducibile ai compromessi di una sceneggiatura in tre atti o alle esigenze di un produttore. Nella sua sostanziale alterità, solo il tempo è capace di dar ragione all'arte di David Lynch. E così avverrà, specie dopo la rivoluzione televisiva di Twin Peaks. Ma tutto ha inizio qui, in un film che sembra la summa di ciò che verrà [...].

Recensione di Emanuele Sacchi