Tutto in un giorno

Juan Diego Botto
Spagna, Gran Bretagna
Tre persone devono fronteggiare la realtà di uno sfratto e hanno 24 ore di tempo per capire come fare. C'è Rafa, un avvocato attivista diviso tra lavoro e la relazione di coppia. C'è Azucena, una madre disperata dall'idea di perdere la propria casa. Infine Teodora, una madre dimenticata che tenta di mettersi in contatto con suo figlio.
con Penélope Cruz, Luis Tosar, Font García, Adelfa Calvo, Christian Checa
8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori).
Per tutte le donne, in occasione della Giornata internazionale a loro dedicata, ingresso speciale a 5.50€
In Spagna ci sono circa 40 mila sfratti all'anno, più di 100 al giorno. Sceglie di focalizzarsi su questo fenomeno l'attore Juan Diego Botto, che debutta alla regia raccontando un intreccio di storie e un incrocio di disperate solitudini.
Sceglie, in altre parole, di spostare la cinepresa verso i margini, come il titolo stesso preannuncia, verso tutte quelle persone non abbienti che lottano per sopravvivere. Persone comuni, concrete, che si scontrano con i problemi di ogni giorno, a cui viene notificata un'ingiunzione di sfratto. Hanno ventiquattrore per capire come uscirne, o almeno come protestare. È quello che fa, convinta e disperata, Azucena, madre di famiglia infuriata con la banca che reclama la sua casa, terrorizzata alla sola idea di perderla. [...] La interpreta una Penelope Cruz in stato di grazia che ricorda a tratti il personaggio di Italia in Non ti muovere e a tratti le grandi attrici del cinema italiano di ieri, su tutte Anna Magnani con cui condivide il taglio di capelli e un'espressività convincente e a volte commovente.
La vediamo tormentarsi, scoppiare in crisi di pianto, ribellarsi, protestare, confessare con le lacrime agli occhi che è pronta ad essere cacciata, pur di non lasciare la sua casa [...].
Recensione di Claudia Catalli