Teorema

Pier Paolo Pasolini
Italia
Diretto da Pasolini nel 1968 e interpretato da un grande cast composto da T. Stamp, M. Girotti, S. Mangano, L. Betti, Teorema ha preso corpo assieme al romanzo ed entrambe le opere portano lo stesso titolo: “Teorema è nato – ha raccontato lo stesso Pasolini – come su fondo oro, dipinto con la mano destra, mentre con la mano sinistra lavoravo ad affrescare una grande parete (il film omonimo). In tale natura anfibologica, non so sinceramente dire quale sia prevalente: se quella letteraria o quella filmica. Per la verità, Teorema era nato come pièce in versi, circa tre anni fa; poi si è tramutato in film, e, contemporaneamente, nel racconto da cui il film è stato tratto e che dal film è stato corretto”.
con Massimo Girotti, Terence Stamp, Laura Betti, Ninetto Davoli, Silvana Mangano, Anne Wiazemsky
7€; 5.50 € ridotto
Un enigmatico visitatore (Stamp) s'insinua nella famiglia di un industriale milanese (Girotti) e ha rapporti erotici con la moglie (Mangano), la figlia (Wiazemsky), il figlio (Cruz Soblette), la domestica (Betti) e con lo stesso capofamiglia. Quando lo straniero se ne va, tutti sono cambiati, si perdono o si rinnegano, e la famiglia è disgregata. Il teorema è dimostrato: l'incapacità dell'uomo - del borghese - moderno di percepire, ascoltare, assorbire e vivere il sacro. Soltanto la serva Emilia, di origine contadina, lo scopre e, dopo il "miracolo" della levitazione, farà ritorno alla terra in odore di santità. È un altro film di Pasolini all'insegna della congiunzione tra Marx e Freud (qui anche di Jung e Marcuse). Originalmente concepito come una tragedia in versi, Teorema fu sviluppato in un romanzo con versi e prosa che si alternano e poi in un film che, nonostante l'ingombrante ideologismo metaforico e metastorico, è uno dei risultati filmici più originali di Pasolini.
Recensione tratta da ilMorandini