Sotto le nuvole

Una Napoli totalmente al di fuori delle convenzioni e degli stereotipi, vista con lo sguardo di chi ha al centro della propria indagine l'umanità...
Sotto le nuvole
Data:
03/11/2025
Orario:
18:30
Rassegna:
Gli invisibili
Regia:

Gianfranco Rosi

Anno:
2025
Origine:

Italia

Durata:
115'
Consigli per la visione:
T adatta a tutti

La Napoli del Vesuvio. La Napoli dei Campi Flegrei con le scosse di terremoto. La Napoli dei tombaroli. La Napoli degli archeologi. La Napoli di chi fa doposcuola cercando di offrire il proprio sapere a chi più ne ha bisogno. La Napoli dei marinai siriani in rotta fissa: Odessa-Napoli e ritorno. La Napoli del centralino dei Vigili del Fuoco e della varia umanità che ne cerca l'aiuto. La Napoli dello sventramento. La Napoli com'era nella visione di un Maestro: Roberto Rossellini.

Premio Speciale della Giuria all'82esima Mostra del Cinema di Vennezia.

Costo

8€ intero; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.

I biglietti possono essere acquistati: 

Alla cassa del Cinema Rosebud in prevendita nei giorni precedenti la proiezione d'interesse e in ogni caso fino all'inizio della proiezione stessa (la cassa apre sempre 30 minuti prima, e chiude sempre 30 minuti dopo, l'inizio di ciascun film). Poiché gli orari di apertura variano in base alla programmazione, si consiglia di consultarla per informazioni sull'orario di apertura della cassa. I posti non sono assegnati;

ONLINE al link di seguito indicato. L'acquisto online prevede una maggiorazione di 0,50€ sul prezzo del biglietto (non si applicano riduzioni). I biglietti acquistati online non possono essere modificati, annullati o rimborsati. È possibile acquistare i biglietti online fino a un’ora prima dell'inizio della proiezione. I posti non sono assegnati. Se il titolo d'interesse non risulta ancora disponibile per l'acquisto online, si invita a consultare il sito nei prossimi giorni.  

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Critica

Gianfranco Rosi entra in una Napoli che è al contempo frutto di uno sguardo personale ma anche messa a disposizione delle diverse sensibilità di coloro che osservano.

C'è una grande varietà di opzioni tra cui lo spettatore è invitato ad aderire in questo film che si presenta come al contempo (e può sembrare un ossimoro) il più elaborato ma anche il più libero della pluripremiata filmografia del suo autore. Il più elaborato perché il regista ha trascorso ampia parte degli ultimi tre anni nel capoluogo campano per cogliere nel profondo le sensazioni che la città e l'area che la circonda procurano. Il più libero perché, in questa occasione, non c'era un percorso prefissato attorno a cui muoversi, un tema sempre scottante come quello delle migrazioni con il loro carico di tragedie o i viaggi di un Pontefice.

Qui c'era una città già narrata innumerevoli volte in tutte le espressioni artistiche e spesso definita attraverso stereotipi non sempre lusinghieri. Rosi sfugge a tutte le innumerevoli trappole folkloristico-criminal-stigmatizzanti sin dal titolo. "Chisto è o' paese do' sole" viene così letto sotto quella coltre di nuvole che Jean Cocteau definiva opera del Vesuvio. [...].

Recensione di Giancarlo Zappoli