Sotto le foglie

François Ozon
Francia
Orari di programmazione:
giovedì 1 maggio ore 18.30 e 20.30
venerdì 2 maggio ore 21 (vos)
sabato 3 maggio ore 18.30
domenica 4 maggio ore 16.30 e 18.30
lunedì 5 maggio ore 21 (vos)
martedì 6 maggio ore 21
Michelle ha tre passioni: suo nipote Lucas, la sua migliore amica Marie-Claude e i funghi che raccoglie nei boschi di un piccolo villaggio della Borgogna. La sua unica afflizione è Valérie, figlia ingrata che le rinfaccia il passato - Michelle è un'ex prostituta - e troppo amore per suo figlio. Un incidente a tavola e una quiche di funghi tossici dopo, un equilibrio già fragile si rompe.
Valérie accusa Michelle di averla deliberatamente avvelenata e le impedisce d'ora in avanti di rivedere Lucas. A rimettere le cose a posto ci pensa Vincent, figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione. Le sue intenzioni sono buone ma scatenano una tragica spirale...
con Josiane Balasko, Garlan Erlos, Hélène Vincent, Ludivine Sagnier, Pierre Lottin
Giovedì ingresso unico a 5.50€.
Per le altre proiezioni: 8€ intero; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.
Una storia di ottuagenarie, di funghi, di omicidi e di fantasmi. Forme di vita brulicano in un ambiente umido e pulsioni feroci crescono nel cinema francese d'autore, che raccoglie funghi e registra nello stesso anno due film velenosi, crudeli ma soprattutto vitali: "Sotto le foglie" (François Ozon) e "L'uomo nel bosco" (Alain Guiraudie). Ozon e Guiraudie condividono un'identità generazionale, sono nati a metà degli anni Sessanta ed esplosi alla fine degli anni Novanta, e un'identità sessuale che infonde sia le loro storie che la loro estetica. [...]. Incidente o atto volontario, "Sotto le foglie" avvolge la sua eroina in un'aura di opacità, sollevando domande destabilizzanti sui legami di sangue. Un rapporto che François Ozon spingerà verso una sorta di riconciliazione profondamente commovente, iniettando una dose omeopatica di fantasia in una storia [...] a suo modo realistica.
Recensione di Marzia Gandolfi