SEMIDEI

Un viaggio che ripercorre la storia dei due bronzi di Riace straordinariamente conservati .
SEMIDEI
Data:
15/04/2024
Orario:
21:00
Rassegna:
Riusciranno i nostri eroi
Regia:

Alessandra Cataleta, Fabio Mollo

Anno:
2023
Origine:

Italia

Durata:
94'
Consigli per la visione:
T adatta a tutti

Saranno presenti i registi Alessandra Cataleta e Fabio Mollo.

Semidei è un documentario che ripercorre mezzo secolo di storia raccontando le due statue bronzee meglio conservate al mondo, i due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Interviste e documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto sono il cuore di questo viaggio. I Bronzi di Riace rappresentano il nostro passato ma, come ogni cosa smarrita e poi ritrovata, incarnano anche i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano...

Costo

8€; 7€ ridotto. Ingresso gratuito per i possessori di una tessera Amici, Più che amici, Sostenitori

Informazioni aggiuntive

Documentario

Critica

Parti da un quartiere di Reggio, dal lato che dalla Tangenziale dirupa verso il mare, magari proprio da Gebbione - il rione del regista Fabio Mollo. Imbocchi la 106 che promette come punto di arrivo Taranto e inizi a metterti alle spalle Pellaro, Bocale e Lazzaro dove la gente di città ha le ville estive, Saline Joniche con i cimiteri industriali della Liquichimica Biosintesi e le Officine Grandi Riparazioni FS, la Locride e i suoi fatti di storia e di cronaca. Poi la 106 vecchia diventa 106 nuova, tutto scorre più veloce, la costa si allarga e attraversi Caulonia, Stignano e infine Riace. Hai viaggiato nello spazio ma anche nel tempo. Hai fatto lo stesso periplo dei Bronzi, però al contrario.

Semidei, il doc di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, prodotto da Palomar con il sostegno della Calabria Film Commission, presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia all'interno delle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori, fa avanti e indietro su questo itinerario - la Statale 106, la strada della morte, la strada della sopravvivenza. Su e giù da Reggio e Riace, dalla sala anti-sismica e climatizzata dove ora stanno i Bronzi alla spiaggia dorata e sabbiosa davanti alla quale sono stati per circa un millennio e mezzo; ma anche prima e dopo, dall'esposizione del giugno-luglio 1981 al Quirinale fortemente voluta da Pertini al loro arrivo al museo reggino; e poi a lato, il Quinto Centro Siderurgico a Gioia Tauro, i Moti di Reggio Calabria, i campi rom della Piana, la Seconda Guerra di 'ndrangheta, i morti di Cutro, i profughi ucraini [...].

Recensione di Luigi Coluccio