Plan 75

In una società del futuro un piano governativo chiede agli anziani di sottoporsi all'eutanasia. Un elegante e malinconico canto sull'umanità ancora possibile di una società disumanizzata.
Plan 75
Data:
07/06/2023
Orario:
21:00
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Chie Hayakawa

Anno:
2022
Origine:

Giappone, Francia, Filippine

Durata:
113'

In un futuro prossimo uguale in tutto e per tutto al presente, il Giappone ha risolto la sproporzione fra l'invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite inventando il programma governativo Plan 75: l'offerta, cioè, dell'eutanasia gratuita e legale a chi ha superato i 75 anni e non ha più ragioni di restare in vita. L'anziana signora Michi, senza pensione e ancora costretta a trovare un modo per tirare avanti, aderisce al progetto, ma trova un conforto proprio nell'impiegata che la assiste, mentre Hiromu, anch'egli impiegato di Plan 75 scopre che l'uomo che l'ha contattato per morire è un anziano parente. E Maria, giovane infermiera filippina separata dalla figlia, è costretta ad assistere dall'interno all'assurdità del progetto...

Cast e Credits

con Chieko Baisho, Hayato Isomura, Stefanie Arianne, Yumi Kawai, Taka Takao

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori)

Informazioni aggiuntive

Versione originale con sottotitoli in italiano

Critica

L'esordiente regista giapponese Chie Hayakawa allestisce una strana distopia che non si discosta in nulla dalla realtà del presente, se non per l'estremizzazione dell'idea d'improduttività alla base delle ingiustizie sociali.

La ragione per cui, in questo ideale (e spaventoso) Giappone del futuro, i vecchi sono invitati a morire è del resto puramente economica. La disumanità delle politiche sociali non è mai presa in considerazione e il paradossale gesto di "igiene sociale" su cui il film si apre (un massacro in una casa di riposo per anziani, generato proprio dalla necessità di sgravare le casse dello Stato dal peso di persone inutili) dà vita a una legge che crea un welfare al contrario.
Date queste premesse, Plan 75 si pone così come un canto sull'umanità ancora possibile di una società disumanizzata [...].

Recensione di Roberto Manassero