Peeping Tom - L'occhio che uccide

Michael Powell
Gran Bretagna
Marc, fotografo e tecnico delle luci di Londra, è in realtà uno psicopatico: abborda donne per la strada, le porta nel suo laboratorio e qui, con una cinepresa nel cui cavalletto è nascosta una lama, ne filma la morte. L'incontro con Helen, un'inquilina del suo palazzo, gli fa conoscere l'amore e per un po' lo distoglie dalla sua ossessione. La madre della ragazza, una donna cieca, intuisce però che Marc potrebbe essere legato agli omicidi e spinge la figlia a introdursi nel suo laboratorio, dove qui viene rivenuto il filmato dell'ultimo omicidio...
con Anna Massey, Karlheinz Böhm, Moira Shearer, Maxine Audley
8€ intero; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.
I biglietti possono essere acquistati:
- Alla cassa del Cinema Rosebud in prevendita nei giorni precedenti la proiezione d'interesse e in ogni caso fino all'inizio della proiezione stessa (la cassa apre sempre 30 minuti prima, e chiude sempre 30 minuti dopo, l'inizio di ciascun film). Poiché gli orari di apertura variano in base alla programmazione, si consiglia di consultarla per informazioni sull'orario di apertura della cassa. I posti non sono assegnati;
- ONLINE al link di seguito indicato. L'acquisto online prevede una maggiorazione di 0,50€ sul prezzo del biglietto (non si applicano riduzioni). I biglietti acquistati online non possono essere modificati, annullati o rimborsati. È possibile acquistare i biglietti online fino a un’ora prima dell'inizio della proiezione. I posti non sono assegnati. Se il titolo d'interesse non risulta ancora disponibile per l'acquisto online, si invita a consultare il sito nei prossimi giorni.
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Versione originale con sottotitoli in italiano
Oggi lo possiamo (ri)vedere come un cult visionario, originale e bizzarro, come una riflessione profonda sul cinema, sulla trappola del vedere e dell'essere visti, sull'atto del filmare come voyeurismo. Ma anche come una tragica storia d'amore imbevuta di humour nero e al tempo stesso come un geniale thriller psicanalitico e hitchcockiano. Martin Scorsese (che ne ha promosso il restauro attraverso The Film Foundation) lo considera, insieme a "8 1/2" di Fellini, "il più grande film sul pericolo di fare cinema".