Non dirmi che hai paura - Ingresso gratuito

Yasemin Samdereli
Italia, Germania, Belgio
Giovedì 10 aprile, alle ore 17.30, il Cinema Rosebud vi invita ad una proiezione speciale, ad ingresso gratuito, del film "Non dirmi che hai paura" (2024), regia di Yasemin Samdereli.
Il film è incentrato sulla storia vera di Samia Yusuf Omar che nel 2008, a soli 17 anni, rappresenta la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo. Tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella, Premio Strega Giovani 2014, racconta l'impresa di una giovane atleta osteggiata da chi è al potere nel suo Paese. Ma, prima ancora, racconta di una bambina che cresce con il desiderio di coronare il suo sogno di voler diventare la donna più veloce del suo Paese. Una Somalia devastata dai divieti e dalle rappresaglie degli estremisti, in cui le donne vengono mal viste, anche quando hanno talento e, come Samia, portano a casa medaglie olimpiche...
La proiezione si inserisce nell'ambito del progetto "Sfide sul campo, storie sullo schermo. Il cinema incontra lo sport", promosso dalla Fondazione per lo sport e dal Cinema Rosebud in collaborazione con Self Atletica e Atletica Reggio e grazie al co-finanziamento della Fondazione Pietro Manodori.
Intervengono:
𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝗶𝗮 𝗕𝗼𝗻𝗱𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗶, Assessora a Economia Urbana e Sport
𝗩𝗮𝗹𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗣𝗿𝗮𝗺𝗽𝗼𝗹𝗶𝗻𝗶, Presidente della Fondazione per lo Sport
𝗟𝗲𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗲𝘁𝘁𝗶, Presidente Fondazione Pietro Manodori
Ingresso gratuito
con llham Mohamed Osman, Riyan Roble, Fathia Mohamed Absie, Amina Omar, Armaan Haggio
Ingresso gratuito
Un film di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà.
È Non dirmi che hai paura, incentrato sulla storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a soli 17 anni rappresenta la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo.
Tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella, Premio Strega Giovani 2014, e adattato sul grande schermo da Yasemin Samdereli in collaborazione con Deka Mohamed Osman, racconta l'impresa di una giovane atleta osteggiata da chi è al potere nel suo paese, come Tatami. Ma prima ancora una bambina che cresce con il desiderio di coronare il suo sogno di voler diventare la donna più veloce del suo Paese. Una Somalia devastata dai divieti e dalle rappresaglie degli estremisti, in cui le donne vengono mal viste, anche quando hanno talento e, come Samia, riportano a casa medaglie olimpiche. A sostenerla ci pensa la sua famiglia, in particolare suo padre, che le dà l'insegnamento del titolo, non avere paura di inseguire il proprio sogno a ogni costo. [...].
Recensione di Claudia Catalli