L'ultimo turno

Petra Biondina Volpe
Svizzera, Germania
Orari di programmazione:
venerdì 12 settembre ore 21
sabato 13 settembre ore 21
domenica 14 settembre ore 21
Floria lavora come infermiera in un ospedale cantonale svizzero: è giovane, abile, esperta, disponibile. E come succede sempre più spesso, insieme a una sola altra collega è l'unica di turno nel suo reparto e può contare giusto sull'apporto di una studentessa in tirocinio. Nonostante ciò, Floria riesce incredibilmente a occuparsi di tutti i pazienti, consolando un'anziana signora sola, promettendo a un paziente in perenne attesa l'arrivo imminente del medico, parlando con i parenti di una donna in punto di morte, sopportando le pretese e le ingiurie dei ricoverati con l'assicurazione privata. Per Floria il turno è infinito, e così la sua pazienza, anche dopo aver commesso un errore potenzialmente disastroso...
con Leonie Benesch, Sonja Riesen, Alireza Bayram, Selma Jamal Aldin, Urs Bihler
8€ intero; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì
I biglietti possono essere acquistati:
- Alla cassa del Cinema Rosebud in prevendita nei giorni precedenti la proiezione d'interesse e in ogni caso fino all'inizio della proiezione stessa (la cassa apre sempre 30 minuti prima, e chiude sempre 30 minuti dopo, l'inizio di ciascun film). Poiché gli orari di apertura variano in base alla programmazione, si consiglia di consultarla per informazioni sull'orario di apertura della cassa. I posti non sono assegnati;
- ONLINE al link di seguito indicato. L'acquisto online prevede una maggiorazione di 0,50€ sul prezzo del biglietto (non si applicano riduzioni). I biglietti acquistati online non possono essere modificati, annullati o rimborsati. È possibile acquistare i biglietti online fino a un’ora prima dell'inizio della proiezione. I posti non sono assegnati. Se il titolo d'interesse non risulta ancora disponibile per l'acquisto online, si invita a consultare il sito nei prossimi giorni.
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Al termine del film, una dicitura informa lo spettatore che nel 2030 in Svizzera mancheranno 30.000 infermieri qualificati e che la questione è in realtà globale e rappresenta un rischio per tutti.
Floria, dunque, è una delle poche persone ancora impegnate in un mestiere fondamentale che, a quanto pare, nessuno vuole o sa più fare (e lei lo sa fare benissimo, come ogni paziente infine ammette). Significativamente, nella sua concitata e folle giornata di lavoro nessun medico si presenta in reparto, lasciando a lei e alla collega dell'altro reparto (che si vede a tratti e si immagina impegnata in un'analoga odissea professionale) il compito di reggere un'intera struttura. Potrebbe sembrare una scelta narrativa eccessiva motivata da necessità drammaturgiche, ma la didascalia finale (in cui si aggiunge che in Svizzera il 36% del personale infermieristico abbandona il lavoro dopo appena quattro anni di servizio) fa capire che invece è un puro adattamento della sceneggiatura a un'emergenza reale.