LA MISURA DEL DUBBIO

Un uomo viene accusato di aver ucciso la moglie e un avvocato ha l'arduo compito di difenderlo in tribunale...
LA MISURA DEL DUBBIO
Data:
19/09/2024; 21/09/2024; 22/09/2024
Orario:
21:00
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Daniel Auteuil

Anno:
2024
Origine:

Francia

Durata:
115'

Orari di programmazione:

giovedì 19 settembre ore 21 (vos);

sabato 21 settembre ore 20.15

domenica 22 settembre ore 18.30 e 20.45

Jean Monier è un avvocato di lungo corso, ma scottato dall'esperienza con l'ultimo cliente che ha difeso. Dopo qualche anno di assenza dai tribunali, per fare un favore alla moglie-collega, si trova a rappresentare un padre di famiglia in stato di fermo e accusato di aver ucciso la consorte. Sarà l'inizio di un caso che durerà anni, arrivando fino al processo, e che vedrà Jean approfondire il legame con Nicolas, uomo mite che giura di essere innocente e di non aver mai voluto fare del male a sua moglie...

Cast e Credits

con Daniel Auteuil, Grégory Gadebois, Sidse Babett Knudsen, Alice Belaïdi, Suliane Brahim

Costo

Giovedì: ingresso unico 5.50€;

Altre proiezioni: 8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.

Critica

Tanto prolifico e apprezzato come volto attoriale, Daniel Auteuil è spesso meno riconosciuto nella sua carriera di regista, nonostante con "Le fil" arrivi al quinto film dietro la macchina da presa e lavorando sempre anche alle sceneggiature.

Sarà perché i primi tre erano così legati agli adattamenti della produzione teatrale di Marcel Pagnol, ma ora Auteuil cerca qualcosa di diverso; guarda infatti alla cronaca giudiziaria, traducendo per il grande schermo una delle storie vere pubblicate dall'avvocato Jean-Yves Moyart.

Il cambiamento più forte è nello spostare l'ambientazione dal nord della Francia al sud che Auteuil conosce bene, essendoci cresciuto. Un sud atipico, tra le paludi e i tori della Camarga, attraverso cui il regista "si appropria" di questa storia che confina con il polar, tutta vissuta dal punto di vista dell'avvocato protagonista, e incentrata sul rapporto tra l'imputato e il suo rappresentante.

Rapporto fatto di fiducia e confidenza, perfino di affetto, ma che può muoversi esclusivamente entro i limiti della sincerità reciproca. Da regista concreto e pragmatico nel ritagliarsi un ruolo ricco - di ascolto, reazione, oratoria - Auteuil sceglie poi un volto intrigante con cui dialogare: quello di Grégory Gadebois, prolifico caratterista bravo a incarnare la mite indecifrabilità di Nicolas [...].

Recensione di Tommaso Tocci