La maman et la putain

Jean Eustache
Francia
La poetica del regista, erede di quell’approccio ribelle impartito dai padri della Nouvelle Vague, si attualizza in una riflessione sul linguaggio filmico che è sì debitrice a Godard, Truffaut e Rivette, ma anche dotata di un’identità specifica, in qualche modo opposta alla visione del gruppo dei Cahiers. Eustache mette in scena il menage à trois del pigro e narcisista Alexandre, interpretato da Jean-Pierre Léaud, con l’infermiera Veronika e la commessa Marie. Quella che dovrebbe essere una semplice commedia romantica si rivela ben presto un gioco spaziale basato sui tre personaggi principali…. Un’occasione unica di rivedere questo film in un folgorante bianco e nero.
con Bernadette Lafont, Jean-Pierre Léaud, Françoise Lebrun, Isabelle Weingarten
8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori)
Versione originale con sottotitoli in italiano
Amori, tradimenti, libertà sessuale e soprattutto esistenziale. Tra sogno ed uso del tempo reale, uno dei film più sperimentali e letterari di Jean Eustache, che ha visto la luce grazie al finanziamento del suo vecchio amico Barbet Schroeder, a sua volta regista e produttore di alcuni film di Rohmer. Splendida Bernadette Lafont, già musa per Chabrol e Truffaut. La pellicola, da molti considerata una delle più significative di tutto il cinema francese degli anni Settanta, ottenne il Gran Premio della Giuria a Cannes.