Holy Spider

Un uomo intraprende la missione, a suo modo di vedere divina, di uccidere tutte le prostitute della sua città. Un thriller affascinante, lucido e metodico che sa intrigare attraverso l'ambivalenza.
Holy Spider
Data:
21/02/2023
Orario:
21:00
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Ali Abbasi

Anno:
2022
Origine:

Francia, Germania, Svezia, Danimarca

Durata:
117'

Siamo a Mashhad, seconda città più grande dell'Iran e importante sito religioso. Nel 2000, un serial killer locale inizia a prendere di mira le prostitute per strada, strangolandone diciassette dopo averle attirate una ad una a casa sua. La stampa lo chiama "il ragno", e tra i giornalisti che coprono il caso c'è Rahimi, una donna che viene da Teheran e si mette sulle tracce dell'assassino...

Cast e Credits

con Mehdi Bajestani, Zahra Amir Ebrahimi, Arash Ashtiani, Forouzan Jamshidnejad

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori)

Informazioni aggiuntive

Vietato ai minori di 14 anni

Critica

Il thriller, e in particolare il sottogenere relativo agli assassini seriali, si arricchisce con Holy Spider di un esemplare affascinante, che grazie al cinema "ibrido" dell'autore di sensibilità europea Ali Abbasi mescola spunti narrativi familiari al grande pubblico con una proficua esplorazione della misoginia radicata nella società iraniana. Il risultato è un'opera lucida e metodica che non somiglia a nessuno dei suoi ingredienti.

Abbasi si era fatto notare nel 2018 con il film svedese Border, mentre qui torna ad avere a che fare con l'Iran che gli ha dato i natali. Proprio all'epoca dei fatti, Abbasi stava per lasciare il suo paese e iniziare il percorso che l'avrebbe portato a stabilirsi in Svezia e poi in Danimarca. La storia di Saeed Hanaei, che fu poi catturato e giustiziato, è rimasta nota per la trasparenza e l'apertura con cui l'uomo rivendicò i suoi propositi omicidi, e per l'assurdo supporto che i suoi proclami religiosi gli garantirono presso una parte dell'opinione pubblica [...].

Recensione di Tommaso Tocci