Effi Briest

Rainer Werner Fassbinder
Germania
Tratto dall'omonimo romanzo di Theodor Fontane che nel 1895 fece clamore in Germania per l'esplicita denuncia di una certa mentalità tipica delle classi privilegiate. La storia di Effi che, nella Germania di fine '800, viene spinta dai genitori a sposare un barone molto più anziano, ma che le promette un avvenire agiato. Effi intreccia una relazione con un maggiore, ma dopo sei anni il marito li scopre. La allontana da casa, proibendole di vedere la loro bambina, e sfida a duello il rivale uccidendolo. Anche Effi morirà di tubercolosi, ma anche di solitudine e stenti.
con Hanna Schygulla, Wolfgang Schenck, Ulli Lommel, Lilo Pempeit, Herbert Steinmetz, Ursula Stratz, Irm Hermann, Karlheinz Böhm, Karl Scheydt, Barbara Valentin, Theo Tecklenburg, An Dorthe Braker, Barbara Lass, Andrea Schober, Rudolf Lenz, Eva Mattes, Hark Bohm, Peter Gauhe
7€; ridotto 5.50€
Bianco e nero
Versione originale con sottotitoli in italiano
È il film più delicato, spoglio, bressoniano di un regista incline al melodramma che, invece di drammatizzarlo, si è limitato a filmare il libro con una lettura sottovoce, costruendolo in brevi sequenze, quasi sempre a cinepresa ferma, e omettendo deliberatamente le scene d'azione, sostituite con la loro descrizione orale. Chiede allo spettatore, prima ancora che un occhio, un orecchio attento alla scrittura di Fontane: leggera, priva di violenza, attenta alle sfumature. Il personaggio di Fontane è ispirato alla vera storia di Else (Elisabeth) von Ardenne, protagonista di uno scandalo clamoroso nella Berlino dell'ultimo '800. Morì a 99 anni.
Recensione tratta da Il Morandini