Dj Ahmet

Georgi M. Unkovski
Macedonia, Repubblica Ceca, Serbia, Croazia
Un remoto villaggio della Macedonia del Nord. Ahmet è un ragazzo di 15 anni che appartiene alla minoranza turca degli Yuruk. Il padre, rimasto vedovo, lo costringe ad abbandonare gli studi per sorvegliare venti pecore e occuparsi del fratellino Naim di 5 anni che non parla più. Cerca così rifugio nella musica di cui è appassionato e una notte si ritrova in un rave nel bosco dove per un attimo si illude di stare nel mondo che gli appartiene. Le sue pecore scappano e arrivano alla festa ma una di loro si perde. Il suo destino s'incrocia con quello di Aya, una ragazza diciassettenne sua vicina destinata a un matrimonio combinato con un uomo emigrato dalla Germania che vuole ad ogni costo evitare. Per raggiungere questo obiettivo, Ahmet diventerà il suo principale alleato...
con Arif Jakup, Agush Agushev, Dora Akan Zlatanova, Aksel Mehmet, Adem Karaga
8€ intero; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì
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- Alla cassa del Cinema Rosebud in prevendita nei giorni precedenti la proiezione d'interesse e in ogni caso fino all'inizio della proiezione stessa (la cassa apre sempre 30 minuti prima, e chiude sempre 30 minuti dopo, l'inizio di ciascun film). Poiché gli orari di apertura variano in base alla programmazione, si consiglia di consultarla per informazioni sull'orario di apertura della cassa. I posti non sono assegnati;
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Versione originale con sottotitoli in italiano
Non c'è la corsa disperata di Benjamin/Dustin Hoffman come nel finale di "Il laureato" per cercare di impedire le nozze. Ma, da lontano, durante la cerimonia, c'è l'eco di un suono sempre più forte che rimbomba.
La musica, quasi proibita, produce spesso l'effetto di un terremoto in "Dj Ahmet", primo lungometraggio del cineasta macedone Georgi M. Unkovski. Sembra spesso arrivare da lontano come nella prima inquadratura del film quando Ahmet sta ascoltando un brano con un suo compagno, diventa elemento ipnotico nel rave party dove il protagonista entra in una specie di sogno e appare sospeso tra una dimensione allucinata e da realismo magico.
Già il titolo "Dj Ahmet" evidenzia questa intima connessione tra il protagonista e la musica. Per lui, ma anche per Aya (la preparazione e l'esibizione del ballo), diventa l'unica possibilità di fuga, fisica e sensoriale, da un villaggio conservatore, dove il futuro per entrambi sembra già segnato. Unkovski, che prima di questo debutto aveva già diretto cinque episodi della serie "Prespav", si mette già in luce per uno stile riconoscibile soprattutto per come produce una specie di sdoppiamento nei volti dei protagonisti, sospesi tra la loro condizione realistica e il sogno [...].
Recensione di Simone Emiliani



