Nina e il segreto del riccio

Un'animata allegoria che parla del delicato momento che vede il passaggio dall'infanzia all'adolescenza...
Nina e il segreto del riccio
Data:
16/11/2025
Orario:
10:30
Rassegna:
Benvenuti a cartoonia
Regia:

Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol

Anno:
2025
Origine:

Francia, Lussemburgo

Durata:
82'
Consigli per la visione:
T adatta a tutti

Nina ama ascoltare le storie di suo padre, che però è preoccupato per il lavoro. Per aiutarlo, Nina parte alla ricerca di un tesoro nascosto, insieme al migliore amico Mehdi e a un simpatico riccio investigatore. Un ventaglio di piccoli gioielli compongo la filmografia del duo francese Felicioli-Gagnol.

Cast e Credits

con Audrey Tautou, Guillaume Canet, Patrick Ridremont, Saabo Balde, Hugues Boucher

Costo

5.50€; 4€ ridotto (fino a 14 anni)

I biglietti possono essere acquistati: 

Alla cassa del Cinema Rosebud in prevendita nei giorni precedenti la proiezione d'interesse e in ogni caso fino all'inizio della proiezione stessa (la cassa apre sempre 30 minuti prima, e chiude sempre 30 minuti dopo, l'inizio di ciascun film). Poiché gli orari di apertura variano in base alla programmazione, si consiglia di consultarla per informazioni sull'orario di apertura della cassa. I posti non sono assegnati;

ONLINE al link di seguito indicato. L'acquisto online prevede una maggiorazione di 0,50€ sul prezzo del biglietto (non si applicano riduzioni). I biglietti acquistati online non possono essere modificati, annullati o rimborsati. È possibile acquistare i biglietti online fino a un’ora prima dell'inizio della proiezione. I posti non sono assegnati. Se il titolo d'interesse non risulta ancora disponibile per l'acquisto online, si invita a consultare il sito nei prossimi giorni.  

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Critica

Felicioli e Gagnon tornano a parlare della realtà facendo uso dell'inventività che l'animazione consente.

I due registi non hanno mai dimenticato di raccontare momenti di vita reale facendo uso dell'animazione. Entrambi sono nati professionalmente nel prestigioso studio Folimage. In "Un gatto a Parigi" hanno preso le mosse dal disagio psicologico di una bambina che ha smesso di parlare dopo l'uccisione del padre poliziotto mentre in "Phantom Boy", al centro della vicenda, c'era un ragazzino sottoposto a chemioterapia il cui corpo aveva la facoltà di sdoppiarsi potendo così sventare un attentato informatico. [...].

Recensione di Giancarlo Zappoli