Il sentiero azzurro

Gabriel Mascaro
Brasile, Messico, Paesi Bassi, Cile
In un Brasile del futuro prossimo, la parte più anziana della popolazione viene al tempo stesso celebrata e ostracizzata, in una serie di attività cerimoniali di facciata che nascondono un tentativo di controllo e di rimozione forzata dalla società. È il caso di Tereza, che come molti altri è costretta a smettere di lavorare finendo sotto la custodia della figlia, senza poter nemmeno comprare cose in autonomia. Ancora fieramente indipendente, la donna non vuole rassegnarsi a trascorrere il resto dei suoi giorni nell'inquietante "colonia" in cui la vorrebbe il governo, e con il sogno di volare a bordo di un aereo si incammina in un clandestino viaggio di scoperta...
con Denise Weinberg, Rodrigo Santoro, Miriam Socarras, Adanilo Reis, Clarissa Pinheiro
8€ intero; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.
I biglietti possono essere acquistati:
- Alla cassa del Cinema Rosebud in prevendita nei giorni precedenti la proiezione d'interesse e in ogni caso fino all'inizio della proiezione stessa (la cassa apre sempre 30 minuti prima, e chiude sempre 30 minuti dopo, l'inizio di ciascun film). Poiché gli orari di apertura variano in base alla programmazione, si consiglia di consultarla per informazioni sull'orario di apertura della cassa. I posti non sono assegnati;
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Romanzo di formazione in cui la formazione non va di pari passo con la giovinezza, la quarta regia del talentuoso Gabriel Mascaro è la storia sinuosa di un viaggio attraverso il panorama mozzafiato dell'Amazzonia, dall'animo politico e resistente eppure ammorbidito da un tono umanista e psichedelico.
In Tereza (a cui dà vita una prova pugnace della veterana Denise Weinberg) c'è un personaggio centrale limpido nella sua ricerca: una donna che ha vissuto la vita con pragmatismo, macellando la carne di alligatore per anni e facendo ciò che le veniva richiesto di fare come brava cittadina e madre. Prima o poi arriva però un punto di rottura, perché nel registro distopico di Mascaro - appena accennato - Tereza vive in un Brasile governato da leggi draconiane per quanto riguarda la terza età, con gli anziani che vengono letteralmente presi per strada in furgoncini-prigione (un'immagine che cattura alla perfezione il tono da commedia mista al perturbante in cui si specializza il regista). Il gesto di ribellione al sistema autoritario e capitalista prende la forma di uno spiccare le ali, ma il desiderio di salire su un aereo per la prima volta vorrà dire ritrovarsi piuttosto sull'acqua [...].
Recensione di Tommaso Tocci



