Vado a scuola

Data:
03/09/2025
Orario:
19:00

Regia: Pascal Plisson (Francia, 2013) 75’

Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado


Quattro bambini che vivono in luoghi differenti – le savane del Kenya, i sentieri delle montagne dell’Atlante in Marocco, l’India del Sud e gli altipiani della Patagonia –, condividono lo stesso desiderio di imparare convinti che solo grazie all’istruzione potranno migliorare le loro vite. Per questo, ogni giorno, tutti loro affrontano un viaggio pericoloso, ma pieno di scoperte, per raggiungere le rispettive scuole.

Sono due gli elementi che fanno l’interesse di Vado a scuola di Pascal Plisson: da una parte il rapporto tra documentario e finzione che sta alla base della messa in scena (...) e dall’altra, ovviamente, il suo argomento, il diritto all’istruzione che i quattro protagonisti del film inseguono con tanta determinazione. (...) Quattro storie costruite intorno alla determinazione di questi ragazzi, intimamente convinti dell’importanza dell’istruzione (anche grazie a delle famiglie che non li ostacolano) e che pur di ottenerla sono disposti ad affrontare pericoli che spaventerebbero moltissimi loro coetanei. Queste storie Plisson (che ha alle spalle moltissimi documentari) le filma con un coinvolgimento dichiarato. La tecnica è quella del documentario, anche se è evidente che alcune scene sono “recitate” o “preparate” per l’occasione, come la fuga precipitosa di Jackson e della sorellina davanti alla minaccia di un elefante imbizzarrito o l’episodio dell’autostop di Zahira e delle sue amiche o ancora quello della gomma che si stacca dalla sedia a rotelle di Samuel. Ma sono episodi che non stonano con il resto del film, sospeso tra la realtà dei fatti raccontati e un approccio invece più emotivo, più coinvolgente, che vuole usare le tecniche della finzione per aumentare la forza del racconto. Piccoli espedienti che non inficiano la potenza del film, anche per merito dei piccoli protagonisti che ogni tanto sanno bucare lo schermo con un sorriso o uno sguardo che nessuna regia saprebbe “ricreare” e che regalano allo spettatore l’emozione e la verità di un mondo per cui vale ancora la pena di lottare.
Paolo Mereghetti, Il Corriere della Sera, 25/9/2013