Un bacio
Regia: Ivan Cotroneo (Italia, 2016) 101'
Scuola secondaria di secondo grado
Gratuito su prenotazione
Lorenzo, Blu e Antonio hanno molte cose in comune: hanno sedici anni, frequentano la stessa classe nello stesso liceo in una piccola città del nord est, hanno ciascuno una famiglia che li ama. E tutti e tre, anche se per motivi differenti, finiscono col venire isolati dagli altri coetanei. Lorenzo è arrivato a Udine perché adottato da una famiglia, dopo che aveva vissuto precedente esperienza negativa di adozione, ed è dichiaratamente gay. Blu è figlia del proprietario di un'azienda e di un'aspirante scrittrice. ha un carattere reattivo anche perché a scuola, e sui muri, viene definita 'una troia'. Antonio è figlio di una guardia giurata e pesa su di lui la presenza del fratello maggiore morto in un incidente. È un abile cestista ma i suoi compagni lo considerano un ritardato. La loro nuova amicizia li aiuta a resistere, fino a quando le meccaniche dell'attrazione e la paura del giudizio altrui non li colgono impreparati.
«Quando, nel 2010, ho pubblicato il romanzo "Un bacio", mi ero ispirato all'omicidio di Larry King», racconta Ivan Cotroneo: «Larry era un ragazzo gay di quindici anni che, nel 2008, è stato ucciso a scuola da un quattordicenne. Quello di Un bacio è stato un percorso che si è definito nel tempo, modificandosi quando dal libro siamo passati al film», conclude Cotroneo, nell'incontro romano con giornalisti e studenti tenuto all'Auditorium Parco della Musica, appuntamento che fa parte del tour di sensibilizzazione sui temi del bullismo e della discriminazione sessuale, la cui prossima tappa sarà a Napoli.(..)Il successo del tour promozionale attraverso diverse città italiane presso gli studenti, dimostra come l'intuizione del regista e sceneggiatore fosse corretta e il fatto che il film, parallelamente all'uscita in sala, abbia in programma una serie di matinèe nelle scuole, conferma l'intenzione profondamente educativa dell'intera operazione, che ha anche l'appeal della colonna sonora affidata a Mika.
Oscar Cosulich, Il Mattino, 29/3/2016