Sammy 2 - La grande fuga
Regia: Ben Stassen (Belgio, 2012) 92’
Scuola d’infanzia e scuola primaria
Sammy e Ray, mentre guidano i neonati Ricky e Ella verso il mare, vengono catturati da un bracconiere che li spedisce a Dubai. Destinazione: uno spettacolare show acquatico per turisti. Ben presto, però, insieme al cavalluccio marino Big D (il boss locale) e a un gruppo di nuovi amici – il pesce blob Jimbo, la dolce piovra Anabel e un’intera famiglia di pinguini – Sammy e Ray cercheranno di elaborare un piano di fuga tutto loro...
“Gli umani non sono tutti cattivi, a volte ti aiutano”
Chiunque e di qualsiasi età stia vivendo love story con figlioletti o nipotini è abituato a sfogliare con competenza il catalogo dei cartoon alla Madagascar o Alla ricerca di Nemo. Proprio a quest’ultimo sempreverde s’ispira Sammy 2 - La grande fuga, sequel in 3D del belga Le avventure di Sammy: ci ritroviamo, infatti, immersi in compagnia di due tartarughe in un acquario del Dubai, disinteressato alla correttezza ecologica. Ovviamente si tratta di organizzare un’ardua evasione, coinvolgendo pesciolini vari, polipi, aragoste e addirittura qualche pinguino: se la fantasia latita, la confezione rincorre con dignità il mega-modello hollywoodiano restando fedele allo spirito e all’emotività di futuri utenti bambini.
Valerio Caprara, Il Mattino, 13/12/2012
A due anni da Le avventure di Sammy (2010), tramite il quale – guardando in maniera evidente all’universo animato targato Disney – Ben Stassen raccontò il percorso di crescita della simpatica tartarughina del titolo, il cineasta belga la riporta sullo schermo, affiancato questa volta da Vincent Kesteloot, per farla ritrovare insieme all’inseparabile Ray in un gigantesco acquario sottomarino di Dubai, dopo essere finiti prigionieri di una rete da pesca. Un acquario che, al fine di rinnovare il sottofondo ecologista già alla base del capostipite, non funge altro che da involucro atto a riunire una grande varietà di comportamenti nelle relazioni tra gli esseri umani e gli animali; man mano che fanno la loro entrata in scena più o meno esilaranti personaggi quali l’adorabile ed un po’ matto astice Lulù, Jumbo, pesce dagli occhi prominenti e l’aria stralunata, e il megalomane Grande Capo (Big D) l’Ippocampo, che non muove passo senza due murene che gli fanno da guardie del corpo. Tutti impegnati – come pure Ricky ed Ella, nipotini soccorritori di Sammy e Ray – a fornire il campionario di coloratissime figure che, ulteriormente valorizzate dalla visione tridimensionale, si preparano a escogitare un’evasione di massa dal posto; mentre s’interrogano su cosa sia meglio tra la comodità di una prigione dorata e la libertà di un mondo selvaggio. (...)
Francescop Lomuscio, FilmUp.com
Idea che vince non si cambia. Così, dopo che nel primo capitolo le tartarughe di mare Sammy e Ray avevano vissuto mille avventure negli oceani prima di tornare a casa, in questo sequel lo schema è più o meno lo stesso. I nonni Sammy e Ray sono catturati dai bracconieri per arricchire un enorme acquario sottomarino a Dubai, attrazione per turisti milionari in cerca di suggestioni; da lì pianificano la fuga verso la libertà, che riacquistano (insieme alla truppa di ospiti dell’acquario) grazie all’aiuto dei pimpanti nipotini Ricky ed Ella e di nuovi amici. Cartoon pensato per il pubblico dei più piccoli, che finalmente hanno un prodotto tutto per sé (pochi gli ammiccamenti agli adulti), Sammy 2 ha il proprio punto di forza nell’ambientazione subacquea, con pesci e fondali coloratissimi e ben resi che anche senza il 3 D (...) danno comunque allo spettatore l’impressione di nuotare con le tartarughe. Amicizia, solidarietà e un pizzico di ecologismo (quanti rifiuti finiscono in mare!) i temi forti del film, forse più «stanco» del primo nella scrittura ma comunque piacevole. Soprattutto, non adrenalinico né fracassone: e con i cartoni che girano di questi tempi è un gran pregio. (...)
Lisa Oppici, La Gazzetta di Parma, 22/12/2012