Quel fantastico peggior anno della mia vita
Regia: Alfonso Gomez-Rejon (Usa, 2015) 104’
Scuola secondaria di primo e secondo grado
Greg Gaines ha deciso che il suo ultimo anno di liceo passerà all'insegna del completo anonimato, evitando ogni tipo di rapporto sociale. In segreto, però, il ragazzo sta girando una serie di filmati amatoriali insieme al suo unico amico, Earl. Quando sua madre lo costringe a stringere amicizia con Rachel, una compagna di classe affetta da leucemia, il progetto di Greg rischia di essere seriamente compromesso, ma pian piano scopre quanto valore può avere un vero legame di amicizia.
il protagonista è Greg (Thomas Mann), un liceale di talento, ma scarsa autostima, che vivacchia sullo sfondo, senza emergere intenzionalmente, soprattutto, senza farsi toccare da alcunché. Ha in Earl (Rj Cyler) un “collaboratore” – guai chiamarlo amico – con cui realizza in live-action e stop-motion dei corti omaggio e parodia insieme dei capolavori della storia del cinema, da Arancia meccanica a Fitzcarraldo e Aguirre del maestro Werner Herzog. L’ultimo, però, avrà un soggetto originale e terminale: una compagna di scuola colpita dalla leucemia, Rachel (Olivia Cooke), di cui Greg finirà per diventare amico sincero, nonostante l’avvicinamento si debba al diktat di sua madre. Ilare e ironico, e non solo nei remake artigianali, fresco ed esibizionisticamente sincero nella liaison disperata di Greg e Rachel, disadattato ed esibizionisticamente fuori dagli schemi, Quel fantastico peggior anno della mia vita non lascia indifferenti: nel gramo cinema attuale non è importante, è tutto.
Federico Pontiggia, cinematografo.it