Oops! Ho perso l'arca...

Data:
02/09/2025
Orario:
19:00

Regia: Toby Genkel, Sean McCormack (Belgio, Germania, Irlanda, Lussemburgo, 2015) 86'


Scuola d’infanzia e scuola primaria

È la fine del mondo e un terribile nubifragio sta per arrivare. Fortunatamente per Dave e suo figlio Finny, una coppia di goffi animaletti, un'arca è stata costruita per salvare tutti gli animali sulla terra. Dopo alcune peripezie riusciranno a salire sull'arca, ma soltanto grazie all'aiutodi Hazel e sua figlia Leah. Entrambi penseranno di essere salvi, ma solo fino a quando i loro figli non cadranno fuori dall'arca e successivamente in mare. Adesso i piccoli Finny e Leah dovranno lottare per sopravvivere contro predatori affamati e raggiungere la cima di una montagna, mentre Dave e Hazel dovranno dimenticare le loro diversità e costringere l'arca a tornare indietro per recuperare i due "naufraghi".

Dopo che il Noah di Russell Crowe ha solcato nel 2014 le acque del box office mondiale torniamo ad occuparci del diluvio universale con un film d'animazione. Non è la prima volta, in tempi relativamente recenti, che i cosiddetti cartoni animati trattano il soggetto. Lo aveva fatto con grande sensibilità Jacques-Rémy Girerd nel 2003 con La profezia delle ranocchie riflettendo sul tema della convivenza tra diversi muovendosi però sul doppio livello umani-animali. Questa volta sono invece questi ultimi ad occupare l'intera scena considerato che Noè ha affidato al vanitoso leone il comando dell'Arca. Come per la produzione (che ha visto coinvolte quattro nazioni) sono quattro i protagonisti che debbono affrontare i problemi che gli si pongono: due adulti e due cuccioli che la Natura avrebbe altrimenti tenuto lontani (madre e figlia carnivore, padre e figlio che non lo sono). Questo consente di moltiplicare i punti di vista e di far interagire, una volta tanto al cinema, adulti e ragazzi non solo sulle diversità da conciliare per raggiungere un obiettivo ma anche sui diversi ruoli. Vengono messi in rilievo i problemi e le preoccupazioni dei genitori così come quelli dei loro figli. Il tutto senza mai perdersi in soluzioni predicatorie e senza far mai calare il ritmo dell'azione che implica numerosi colpi di scena a cui offrono il loro contributo i temibili grifoni, il simpatico Obesino (una 'lumaca' enorme) e il loquace parassita della medesima che ha giusto il nome di... Scrocchino.
Giancarlo Zappoli, mymovies