La mafia uccide solo d’estate

Data:
02/09/2025
Orario:
23:00

Regia: Pierfrancesco Diliberto Pif (Italia, 2013) 90’


Scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado
 


Palermo. Sullo sfondo dei tragici episodi legati alla mafia accaduti in Sicilia tra gli anni Settanta e Novanta si svolge la tenera e divertente educazione sentimentale e civile di Arturo, un ragazzo nato lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino – mafioso di rango – è stato eletto sindaco, e Flora, la compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa. Mentre cerca di conquistare la sua bella, Arturo diventa man mano consapevole delle infiltrazioni e delle azioni criminose della mafia nella sua città. Nessuno, però, sembra ascoltarlo...

(...) Giocando quasi tutto il film sul regi­stro della commedia grottesca, Diliber­to ha creato un apologo che denuncia uno degli aspetti più importanti del fe­nomeno-mafia: la sua tranquilla coesi­stenza con la vita delle persone norma­li, il considerarla una sorta di fenome­no atmosferico, come il cambio delle stagioni. È da questo che la Sicilia e l’Italia tutta devono svegliarsi, e per farlo bisogna distruggere tutti i miti, non crearne di nuovi: «Sarebbe un er­rore – aggiunge Diliberto – considerare Falcone e Borsellino come dei supere­roi. Erano persone vere, straordinarie nella dedizione al loro lavoro, ma nor­mali nel modo in cui convivevano con i problemi quotidiani che abbiamo an­che tutti noi. Se loro hanno lottato con­tro la mafia, tutti possiamo farlo». Il finale del film, quando Arturo e Flora portano il loro bimbo a vedere le lapidi delle quali Palermo è tappezzata, strap­pa la lacrima: perché, come dice Artu­ro/Pierfrancesco, bisogna insegnare ai bambini come riconoscere il male. È il primo passo per sconfiggerlo.
Alberto Crespi, l’Unità, 25/11/2013