Il viaggio di Arlo
Regia: Peter Sohn (Usa, 2015) 100'
Scuola d'infanzia e scuola primaria
Arlo, un piccolo dinosauro alto 70 piedi ma dal grande cuore, vede la sua comunità sconvolta da un grande cataclisma. Sulla strada per una missione tesa a riportare pace e tranquillità, unirà le sue forze con quelle di un improbabile compagno di avventura, un giovane umano di nome Spot.
(…) uno dei (film) più strani, spericolati, e carichi di energia che la Pixar ha realizzato negli ultimi anni. E, con i dialoghi ridotti al minimo e i suoi magnifici panorami foto realistici, ispirati al Tetons National Park del Wyoming, scarto molto netto rispetto all'universo stilizzato e parlatissimo di Inside Out. (...) La scelta del paesaggio, riprodotto nel cartoon in tutta la sua grandiosità e con verisimiglianza fotografica straordinaria (che contrasta deliberatamene con il disegno semplificato dei dinosauri), non è casuale: articolato – come tanti film Pixar – nell'arco di un viaggio, e ricco di citazioni colte dalla miglior tradizione disneyana, Il viaggio di Arlo è soprattutto un western, traboccante dell'amore che il cinefilissimo gruppo di Emeryville ha per il genere – dai bisonti, ai bivacchi notturni che ricordano quelli di Pecos Bill in Melody Time, alle musiche, fino ai dettagli delle inquadrature inerpicate sui sentieri rocciosi e lungo torrenti arrabbiati. (...) la natura del film è bellissima e terribile, come quella dei romantici (...). L'accoppiata tra il dinosauro civilizzato e il bimbo bestiale è una classica trovata Pixar, intorno a cui si inanella il resto del film, prevedibilmente fatto di strani incontri (...), addobbato di creature esotiche, come un albero di Natale (...).
Giulia D'Agnolo Vallan, il manifesto, 26/11/2015