Il mago di Oz
Regia: Victor Fleming (Usa, 1939) 101'
Scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado
Dorothy è una bambina che vive nelle grandi praterie del Kansas in una piccola fattoria insieme agli zii e al suo fedele cagnolino Totò. Un giorno un ciclone potentissimo trascina via la casetta con la bambina e il cane, catapultandoli nel Regno di Oz, un mondo magico popolato da bizzarre creature, e costituito da quattro regni: quelli dell’Est e dell’Ovest controllati da due Streghe Malvagie, e quelli del Nord e del Sud governati da due Streghe Buone. Da quel momento inizia un lungo viaggio per Dorothy e il suo cagnolino, guidato dal forte desiderio di trovare il modo per ritornare nella sua terra e di raggiungere la Città di Smeraldi dove vive il Grande Mago Oz, l’unico a poter rivelare il segreto di un possibile ritorno.
Spiccano soprattutto i valori della solidarietà, dell’amicizia e dell’ascolto autentico. È il percorso stesso che i personaggi della storia affrontano che farà ottenere loro ciò che desiderano, non il Grande Mago Oz dal quale si recheranno. Egli si rivelerà infatti essere un impostore, per quanto non malvagio, come le figure dei con-men della frontiera, quelli che andavano in giro sui carri a vendere prodotti miracolosi di villaggio in villaggio. Allo stesso modo il mago darà loro ciò che vogliono semplicemente facendoglielo credere, ma darà anche di più: la fiducia nelle loro possibilità. Non è un caso che a bene osservare i personaggi nel loro viaggio, una ennesima andata all’Ovest, si nota che le soluzioni per superare gli ostacoli le trova sempre lo Spaventapasseri, che a commuoversi è sempre il Taglialegna di Latta e che ad affrontare i pericoli è sempre il Leone. Ciò che desiderano essere è già nelle loro potenzialità: hanno solo bisogno di qualcuno che conta che li convinca di ciò. Si scoprirà poi che anche la stessa Dorothy possedeva già dal suo arrivo nel Regno di Oz le scarpette che l’avrebbero condotta a casa…
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