I Croods
Regia: Chris Sanders, Kirk De Micco (Usa, 2013) 90’
Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
Quando la loro grotta viene distrutta, i Croods – prima famiglia preistorica del mondo – devono trovare un’alternativa al riparo che li ha sempre protetti dal pericolo. Si imbarcheranno così in un viaggio attraverso paesaggi spettacolari, alla scoperta di un mondo nuovo, incredibile e pieno di creature fantastiche che cambierà la loro vita per sempre...
Su una trama di viaggio abbastanza prevedibile, il nuovo cartoon della DreamWorks mischia commedia familiare e avventura, teenage-movie e dinamismo slapstick. Come nella storica serie I Flintstones, occupano spazio le gag anacronistiche che suggeriscono analogie tra l’età della pietra e l’oggi. Lo schema dei rapporti familiari è modellato su quelli dei tempi a venire (a Hollywood la famiglia è sempre di moda...): soprattutto dal punto di vista di papà Grug, geloso della figlia e seccato di doversi occupare della suocera. Non mancano gli episodi riservati alle scoperte (il fuoco) e alle invenzioni (le scarpe). Di rigore il cast di supporto dei comprimari buffi, a cominciare dal versatile bradipo Laccio.
Roberto Nepoti, La Repubblica, 21/3/2013
C’era una volta l’età della pietra, quando gli uomini stavano nelle caverne per proteggersi dalle bestie feroci e trovare di cosa cibarsi significava rischiare la vita. Tutto era molto diverso, allora, tranne... l’adolescenza. Eep è la figlia maggiore dei Croods e non ce la fa più ad accontentarsi della mera sopravvivenza; vuole uscire, curiosare, in una parola: vivere. Perché mai tutto ciò che è nuovo dev’essere considerato letale? Eep proprio non se lo spiega e, quando incontra Guy, si mette al suo seguito, rivoluzionando la propria esistenza e quella di tutta la famiglia.
Sì, perché i Croods sono così uniti che si potrebbero dire appiccicati. Il capofamiglia, un cavernicolo che non ha mai avuto un’idea né ha mai sentito il bisogno di averla, ha fatto della protezione di moglie e figli la sua missione (di strappare la suocera alla morte farebbe anche a meno, ma è inclusa nel pacchetto) e gli animatori della DreamWorks giocano bene e a lungo sulla compattezza del clan, sui problemi che derivano dal dover restare sempre vicini ed uniti, e incollano i personaggi tra loro creando divertenti effetti a catena e rovinosi effetti “elastico”, più slapstick che mai. Ma non è solo questione di movimentare la commedia o di renderla fisica, insistendo così sull’animalità degli uomini primitivi: è soprattutto per parlare di legami e di senso della famiglia che gli autori dei Croods spingono su questo pedale. Così, quella che poteva sembrare una trovata facile, in salsa Flintstones, si rivela invece un film spiritoso e sentimentale, nel senso positivo del termine.
Poi arrivano anche le scoperte e le invenzioni che punteggiano il viaggio degli eroi verso il “domani”: il fuoco, le scarpe, le automobili (su quattro zampe), persino una sorta di navicella spaziale. Ma, ancora una volta, è più spettacolare la visione del cielo stellato (preclusa a chi non aveva il coraggio di affrontare la notte all’aperto) o quella dell’acqua del mare. La seconda trovata del film, infatti, è proprio quella di offrirci ogni scoperta come un’occasione di riscoperta, senza per questo farsi pedante o istruttivo (ma romantico sì).
Marianna Cappi, mymovies.it