Belle & Sebastien
Regia: Nicolas Vanier (Francia, 2013) 104’
Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
È la storia dell’intensa amicizia fra l’orfano Sebastien e il suo cane Belle, sullo sfondo la Seconda Guerra Mondiale. Sebastien infatti, colpito dalla dolcezza del grande cane dei Pirenei che abita nei boschi intorno al suo paese, si troverà a doverlo difenderlo dalle persone che lo ritengono un feroce e pericoloso predatore.
Belle & Sebastien costituiva un bel ricordo di serie tv d’animazione anni Ottanta, ma per una volta la rimodernatura in chiave cinematografica regge ottimamente il confronto. L’odissea di un binomio irresistibile come quello tra la femmina di pastore dei Pirenei e l’orfano ragazzino (...) acquista, infatti, grazie alla regia dell’ambientalista e romanziere Vanier, non a caso soprannominato il Jack London d’oltralpe, un rinnovato fascino riuscendo a fare interagire il paesaggio montano dell’Haute Savoie non come stucchevole belluria, bensì come “attore” supplementare o meglio parte integrante del racconto. Anche se l’amicizia che rende inseparabili il piccolo protagonista e la maestosa cagna chiama in causa l’incubo della seconda guerra mondiale e la fuga degli ebrei verso la Svizzera, lo snodo emotivo e drammaturgico risiede proprio in un senso dell’avventura e della natura primigenio, mentalmente e visivamente estraneo all’immaginario contemporaneo colonizzato dalla fantascienza e il fantasy hi-tech. Mentre la persecuzione dei due, inseguiti dagli abitanti locali armati che a torto ritengono l’animale il killer delle loro pecore, assume toni metaforici per forza di cose semplicistici, il prolungato, divertente e intelligente scambio d’espressioni che attiva comunicazioni e complicità tra Belle e Sebastien può essere, a nostro parere, tranquillamente raccomandato non solo al pubblico under quindici.
Valerio Caprara, Il mattino, 30/1/2014