Sciuscià

Vittorio De Sica
Italia
Giuseppe e Pasquale sono due giovani amici che si guadagnano la vita facendo i lustrascarpe e, talvolta, anche con qualche piccola iniziativa illecita. Coinvolti in un furto, finiscono nell'inferno del riformatorio, dove entrano in contatto con una realtà di soprusi e di violenze. I loro animi si induriscono, persino la loro amicizia si incrina e Giuseppe, nel tentativo di fuggire, perde la vita. Il primo grande film di De Sica nel filone neorealista, costruito con lucido vigore di denuncia e con tocchi fiabeschi nel puro stile dello sceneggiatore Zavattini (il cavallo bianco). E il regista guida i suoi giovani attori (uno è Franco Interlenghi) in un percorso che ancor oggi emoziona. Oscar per il miglior film straniero.
con Franco Interlenghi, Rinaldo Smordoni, Maria Campi, Aniello Mele, Enrico Cigoli
8€; ridotto 7€ (6.50€ per Amici, Più che amici, Sostenitori)
Versione restaurata dalla Cineteca di Bologna
De Sica e Zavattini, ruvidezza ancora intrisa di guerra, pedinamento fiabesco. Capolavoro d'umanesimo neorealista. Ignorato dal pubblico in Italia, vinse l’Oscar per il miglior film straniero. Un classico e come tutti i classici non invecchia mai... anzi!
"Erano i giorni che sapete. E io pensavo: adesso sì che i bambini ci guardano! Erano loro a darmi il senso, la misura della distruzione morale del paese" (Vittorio De Sica).