Profeti

Alessio Cremonini
Italia
Orari di programmazione:
venerdì 27 gennaio ore 21;
sabato 28 gennaio ore 21;
domenica 29 gennaio ore 16.30, 18.30, 21.
Profeti racconta la storia del confronto e scontro fra Sara, una giornalista italiana in Medio Oriente rapita dall'ISIS durante un reportage di guerra in Siria, e Nur, giovane foreign fighter moglie di un miliziano del Califfato che la tiene prigioniera nella sua casa costruita in un campo di addestramento.
Le leggi dello Stato Islamico sono molto rigide: Sara, in quanto donna, non può essere incarcerata insieme ad altri uomini, ma può stare a stretto contatto solo con un’altra donna.
Durante i mesi di detenzione Nur, mossa dal desiderio di proselitismo, e seguendo gli ordini del leader del campo, tenta di convertire Sara e di farla aderire all'estremismo islamista, tentando di mettere in discussione tutto ciò in cui crede. Assistiamo così a uno scambio tra le due donne fatto di sottili ricatti psicologici. Mentre Sara e Nur vivono queste tensioni all'interno della casa, fuori il sangue continua a scorrere in nome della vendetta...
Jasmine Trinca, Isabella Nefar, Ziyad Bakri, Omar El-Saeidi, Mehdi Meskar, Marco Horanieh, Orwa Kulthoum
7€; ridotto 5.50€
A quattro anni di distanza dal bellissimo Sulla mia pelle, cronaca dell'ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, Alessio Cremonini torna a parlare di prigioni. Nel suo secondo film dal titolo Profeti, tuttavia, non ci troviamo nel penitenziario di Regina Coeli a Roma ma in Medio Oriente, in un campo di addestramento dello Stato Islamico. E nel campo di addestramento non ci sono sbarre, secondini, l’ora d'aria e liti violente fra prigionieri, ma soltanto una casa nemmeno troppo malridotta, e nella casa c'è una donna di nome Nur. Nur è la moglie di un mujaheddin e diventa la carceriera di una giornalista occidentale (Sara) che ha avuto la sfortuna di essere catturata mentre svolgeva il proprio lavoro.
Mettendo in scena il confronto fra queste due donne, il regista si domanda dunque, ancora una volta, perché l'uomo, gli uomini, uno stato o una società intera abbiano l'irresistibile impulso di sottomettere chi è altro da sé, ciò che non si conosce. La risposta a un simile interrogativo è certamente la paura, non solo di un diverso credo religioso ma anche della creatura nata da una costola di Adamo: la donna. E la donna spaventa perché racchiude in sé il mistero della creazione, e alla razionalità e praticità del maschile oppone la dolcezza, la complessità, l'intuizione, la sensualità.