MR. BEAU

Una regista s'interroga sul rapporto d'affetto con il suo cane, la sua immediatezza, la sua naturalità. Chi è un cane? E da quale prospettiva guarda il mondo?
MR. BEAU
Data:
13/11/2024
Orario:
21:00
Rassegna:
Gli invisibili
Regia:

Claudia Tosi

Anno:
2024
Origine:

Italia

Durata:
83'
Consigli per la visione:
T adatta a tutti

Sarà presente la regista Claudia Tosi

Mr. Beau è stato uno nostro amico e assiduo frequentatore del Rosebud. Lo avrete visto accucciato in sala a visionare, insieme a Claudia, film proiettati al Rosebud. Non potevamo non proporre questo film che racconta la grande avventura di un cane e della sua amica umana, nell’impresa di rendere speciale la loro relazione. Beau è un Golden Retriever testone e viziato. Tentando di correggere il suo comportamento attraverso un corso di addestramento, l’umana scopre che Beau ha problemi di autorità con gli esseri umani noiosi. Determinata a rendersi interessante ai suoi occhi, l’umana iscrive i due ad attività acquatiche per cani, ma si scontra con l’approccio autoritario di quell’ambiente. Con l’aiuto dell’etologa Chiara Mariti, la donna che conosce il linguaggio dei cani, l’umana cerca di imparare ad ascoltare i bisogni di Beau, per renderlo un essere vivente felice. Nel tentativo di vedere il mondo dalla prospettiva del suo cane, l’amica umana impara ad ascoltare la voce silenziosa della natura. Beau non ti dimenticheremo!

Cast e Credits

con Claudia Tosi

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.

Critica

La regista e produttrice Tosi realizza un film intimo e gentile, in cui la relazione esclusiva con il proprio cane diventa una riflessione sui limiti della presenza umana nel mondo.

Parafrasando il titolo di un famoso film sull'infanzia degli anni '80, si potrebbe dare a Mr Beau il sottotitolo "La sua vita a quattro zampe". Sua di lui, Beau, cagnone simpatico e affettuoso, che la sua compagna di vita fa di tutto per trattare, non da cane che dovrebbe essere una persona, ma da cane che vive una vita tutta sua e che chiede di occupare un posto nel mondo. Il posto di un eterno bambino, come dice Claudia Tosi, avvalorando così il legame fra il suo film e il cinema sull'infanzia, o più ancora il racconto di formazione. Perché Beau «si nutre di eterna presenza e rifiuta l'assenza», perché il suo affetto incondizionato proviene dagli abissi di un mondo lontano ed è l'affetto di un bambino verso la sua mamma. Tutto semplice da capire: basta guardare un cane negli occhi, la grandezza senza fondo. Ma come spiegarlo? Come razionalizzarlo? [...]

Recensione di Roberto Manassero