La doppia vita di Madeleine Collins

Judith conduce una doppia vita tra la Svizzera e la Francia. Un film sofisticato e discreto che esplora un'identità doppia fino al suo inevitabile punto di rottura.
La doppia vita di Madeleine Collins
Data:
11/11/2022
Orario:
16:00
Rassegna:
Buon pomeriggio al cinema
Regia:

Antoine Barraud

Anno:
2021
Origine:

Francia

Durata:
102'

Judith (Virginie Efira) è una donna che conduce una doppia vita: in Svizzera è la compagna di Abdel, da cui ha avuto una figlia; in Francia, invece, vive con Melvil, con cui ha avuto due figli. Questo precario equilibrio che Judith mantiene in piedi grazie a bugie e segreti inizierà a sgretolarsi pericolosamente, rischiando di mandare in frantumi entrambe le sue vite. Trovandosi all'angolo e apparentemente senza vie di uscita, la donna decide di darsi alla fuga, finendo in una spirale vertiginosa da cui è impossibile tornare indietro…

Cast e Credits

con Virginie Efira, Quim Gutiérrez, Bruno Salomone, Jacqueline Bisset, François Rostain

Costo

5€; ridotto 3€ per over 65

Biglietti online

Informazioni aggiuntive

in Italiano

Critica

Sotto le apparenze del thriller convenzionale, La doppia vita di Madeleine Collins esplora un'identità doppia fino al punto di rottura.

Ma questa volta non si tratta di gestire un'esistenza domestica e un'altra clandestina, il film di Antoine Barraud pratica nel genere un sottogenere più incline alla follia, quello in cui i protagonisti coniugano alla luce del sole due famiglie e due identità pubbliche appoggiate sulle sabbie mobili e i pretesti professionali. Ma mentire non è cosa da poco e la traiettoria dell'eroina, in movimento permanente, tradisce progressivamente il suo squilibrio. La vernice si crepa e l'angoscia risale la superficie, la libertà permessa dall'identità plurale diventa una trappola.

Sofisticato e discreto, il film di Barraud articola il suo soggetto interrogando con l'identità di una donna i mostri interiori. La vertiginosa ubiquità dell'eroina, illustrata con un treno che passa le frontiere, fisiche e mentali, orienta l'interpretazione dello spettatore, sorpreso e a disagio mentre prova a ricostruire un puzzle narrativo complesso. Prova a comprendere la donna al cuore dell'intrigo e a comprendere le sue motivazioni.

Recensione di Marzia Gandolfi