All the Beauty and the Bloodshed / Tutta la bellezza e il dolore

Laura Poitras
Stati Uniti d'America
Orari di programmazione:
domenica 12 febbraio ore 21 (vo. sott. ita);
lunedì 13 febbraio ore 21 (vo. sott. ita).
All the Beauty and the Bloodshed è la storia epica ed emozionante dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. Il film intreccia il passato e il presente di Goldin, l’aspetto profondamente personale e quello politico, dalle azioni del P.A.I.N. presso rinomate istituzioni artistiche alle immagini di amici e colleghi catturate da Goldin, passando per la devastante Ballad of Sexual Dependency e la leggendaria mostra sull’AIDS Witnesses: Against Our Vanishing del 1989, censurata dal National Endowment for the Arts. Il film ha conquistato il Leone d'Oro a Venezia 79.
La storia inizia con P.A.I.N., un gruppo da lei fondato per indurre i musei a rifiutare i fondi Sackler, togliere lo stigma alla dipendenza e promuovere strategie di riduzione del danno. Ispirato da Act Up, il gruppo ha orchestrato una serie di proteste atte a denunciare i Sackler e i crimini della Purdue Pharma, produttrice dell’ossicodone. Al centro del film campeggiano le opere d’arte di Goldin The Ballad of Sexual Dependency, The Other Side, Sisters, Saints and Sibyls e Memory Lost. In queste opere, Goldin ritrae gli amici rappresentandoli con bellezza e cruda tenerezza.
con Nan Goldin, Alfonse D'amato, Ed Koch, John Mearsheimer, Cookie Mueller
8€; ridotto 7€ (6.50€ per Amici, Più che amici, Sostenitori)
Versione originale con sottotitoli in italiano
Tutta la bellezza e il dolore (All the Beauty and the Bloodshed) è il nuovo lavoro dell’americana Laura Poitras, premio Oscar per il documentario Citizenfour nel 2015. Il film inquadra la celebre artista e attivista statunitense Nan Goldin, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, ovviamente, le sue rivoluzionarie fotografie e rari filmati su un doppio binario: la recente battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco; il suo percorso esistenziale e artistico, con particolare riguardo per la sorella Barbara morta suicida, i genitori anaffettivi e “negazionisti”, nonché gli amici avuti e perduti, già ritratti in Ballad of Sexual Dependency e nella mostra sull’AIDS Witnesses: Against Our Vanishing del 1989, censurata dal National Endowment for the Arts.
Federico Pontiggia - Cinematografo.it