A letto con Sartre

Samuel Benchetrit
Francia
Anche i “duri” hanno un cuore. Lo sa bene Jeff, piccolo boss locale che tenta di sedurre una cassiera scrivendole discutibili quanto struggenti poesie d’amore. La sanno Jésus e Poussin, suoi fedelissimi, che tra una riflessione filosofica e l’altra aiutano la figlia adolescente del capo ad avvicinare il ragazzo che tanto le piace. E lo sa ancora di più Jacky, scagnozzo da due soldi che si innamora di un’aspirante attrice di teatro. Concludiamo la rassegna del venerdi pomeriggio con una commedia ironica e leggera condotta da una banda di personaggi strambi e maldestri alle prese col potere terapeutico della poesia, del teatro e dell’amore.
con François Damiens, Ramzy Bedia, Vanessa Paradis, Gustave Kervern, Joey Starr
5€; 3€ per over 65
Il regista Samuel Benchetrit ne fa una commedia assurda e surreale che gioca con gli stereotipi della mascolinità, del genere gangster e della pretenziosità artistica.
Contenta di perdersi nell'incompiutezza per solidarietà verso i propri personaggi, A letto con Sartre è un'opera che fa sorridere e sospirare, nella piena tradizione del cinema francese esistenziale e umoristico.
Con le loro camicie a maniche corte un po' smorte, i protagonisti nati dalla penna di Benchetrit abitano un mondo di privilegio ma con disagio, facendo i conti con la fallibilità del corpo e aspirando, forse, a qualcosa in più nell'anima. Una situazione che, unita al particolare connubio di humor e violenza, ricorda i territori esplorati dai Soprano di David Chase. Siamo però in Europa, e più in particolare in Francia; l'introspezione analitica non può essere la soluzione, ma solo un punto di partenza [...]. Benchetrit firma una sceneggiatura che vive di momenti e di frammenti, con tre storie che si intersecano e altre che si infilano nei pertugi (la deliziosa parabola di Eric Lamb, che regala la comparsata di Macaigne). Quando lo strano matrimonio tra il terreno e lo spirituale funziona, il tintinnio è limpido e originale; le altre volte, è una sorda stranezza comunque non priva di curiosità.
Recensione di Tommaso Tocci